Rose Rosse d’Europa sta realizzando a Fabro in piazza 4 novembre, un progetto chiamato IL LUOGO DEL MIO FUTURO
Si vuole dare vita ad un consultorio rivolto ai giovani dove offrire un ascolto ed un supporto alle problematiche del disagio giovanile.
Il progetto ha ricevuto un piccolo contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Orvieto.
IL PROGETTO
Il luogo del MioFuturo
Descrizione
L’Associazione Rose Rosse d’Europa tra le sue finalità
intende perseguire obiettivi di innovazione sociale, di
cura del disagio e delle disuguaglianze. Con il
progetto “Il luogo del MioFuturo”, si vuole utilizzare il
locale sito a Fabro Scalo per realizzare un “Hub Sociale” in
grado di attivare quei processi di cambiamento capaci
di migliorare le condizioni di salute psicologica, di
conoscenza e di professionalità delle persone
coinvolte.
Un progetto che si pone due aree di intervento:
1) area della salute psicologica. Si intende
predisporre un locale e l’attivazione di un servizio di
sportello psicologico. Da più di un anno siamo stati
costretti a cambiare le nostre abitudini per colpa della
pandemia globale dovuta alla diffusione del Covid19. la chiusura delle attività ha portato ad una
grande sofferenza, non solo in termini economici, ma
anche psicologici, in varie fasce della
popolazione.L’OMS ha definito il benessere “uno
stato di completo benessere fisico, mentale e
sociale”. il benessere fisico è lo stato di salute degli
organi e del corpo, il benessere mentale è lo stato di
salute dal punto di vista psicologico e il benessere
sociale è vivere in territori in cui siano presenti non
solo cure primarie, ma anche uno stile di vita più
sostenibile. Bisognerà lavorare sul sostegno
psicologico. Per come avviene il contagio da Covid
abbiamo cominciato a pensare che l’altro può essere
un pericolo, può portare il virus. Abbiamo perso con
l’isolamento da Covid le relazioni umane. Per questo
vogliamo attivare uno sportello psicologico: per
creare linee di assistenza psicologica e ridurre
l’isolamento sociale e la solitudine.
2) area della conoscenza, della formazione e della
consapevolezza sociale. Adeguare il secondo locale,
attraverso divisori, dove da una parte si propone al
pubblico un’offerta di servizi con esperti in grado di
aiutare nel disbrigo di pratiche o situazioni di
difficoltà, dall’altra parte si propone di realizzare uno
spazio di postazioni per corsi di formazione o di
studio. Promuovere il rispetto per l’identità locale, la
memoria, il patrimonio di comunità. Sollecitare
istanze e concreti progetti applicativi riguardanti le
politiche ambientali, l’urbanistica sostenibile,
l’inclusione e la responsabilità condivisa, l’agricoltura
locale e il turismo responsabile e identitario. Saranno
preparate piccole pillole di formazione e di
approfondimenti riguardanti i due filoni del progetto.
I giovani saranno incoraggiati a ideare e sviluppare
progettualità culturali e sociali, con il supporto degli
esperti.
Obiettivi
Quando si parla di Comuni sotto i 5.000 abitanti
spesso si finisce per cadere nella trappola dei luoghi
comuni, della visione di luoghi dove le scarse risorse
economiche sono una barriera insormontabile. Il
nostro progetto parte proprio da qui e si propone di
trasformare i problemi di un piccolo Comune in
opportunità. Perchè oggi il grande problema è si la
differenza in termini di reddito tra ricchi e poveri, ma
più ancora lo è la differenza in termini di opportunità.
tra chi ha opportunità di crescere e costruire il
proprio futuro e chi invece è condannato alla
marginalità. Come riuscire in questo obiettivo?
Mettendo insieme professionalità e passione,
realizzando un “Hub Sociale” dove possono rivolgersi
persone in difficoltà che vogliono cambiare la loro
vita acquisendo una migliore condizione di salute
psicologica, conoscenza e professionalità.
Avremo due settori di intervento: Salute psicologica e
Conoscenza/Formazione/Consapevolezza sociale.
Promuoveremo l’impegno volontario di psicologi, così
come di cittadini e professionisti di altre discipline.
Obiettivo del progetto è quello di rispondere a dei
bisogni pratici legati alla creazione di competenze, di
opportunità lavorative, così come di rispondere alle
difficoltà che sorgono in determinati ambiti e che
danneggiano il raggiungimento di benessere sociale.
Metodologie di
azioni
Le principali azioni che si intende mettere in campo
per affrontare il percorso da intraprendere sono:
- attivazione dello spazio con l’allestimento dei due
locali nel primo mese dell’anno. - Messa a disposizione dell’attività con azioni ed
eventi dal mese di febbraio rivolgendoci a tutta la
cittadinanza circostante, con due linee di attività
specifiche:
1) fornire assistenza e consulenze gratuite ai
cittadini, in particolare a persone fragili e in
difficoltà, da parte di personale con profilo
professionale specifico;
2) fornire supporto psicologico per migliorare la
condizione di salute psicologica del cittadini e
sollecitare in tal modo l’ispirazione per avviare
percorsi di crescita individuali e collettivi;
Inoltre si doterà il progetto di un sistema di
monitoraggio costante, cioè di sistemi di
accompagnamento e di verifica delle singole azioni
messe in atto. Attraverso confronti tra le figure
coinvolte e questionari predisposti, si effettua il
monitoraggio che consenta di analizzare lo scarto tra
i risultati attesi e quelli conseguiti e, attraverso la
comprensione e l’interpretazione delle motivazioni, consenta di correggere costantemente il “tiro”. Il lavoro di lettura e decodifica dei “feed-back” che pervengono, a tutti i soggetti coinvolti, durante lo svolgimento delle singole “azioni” consente anche di “correggere” gli obiettivi iniziali e le ipotesi di percorso, andando cioè a porre dei correttivi non solo alle azioni, ma alla struttura e alla logica stessa del progetto.